Francesco Ferron, ingegnere, socio del Rotary eClub 2050,
Il piano Visione Futura si inquadra nel contesto operativo della Rotary Foundation. Vediamone schematicamente struttura e principi, citando anche i numeri in gioco per quantificare il valore finanziario coinvolto.
Il Rotary ha 1.200.000 soci distribuiti in oltre 30.000 club (ho arrotondato i numeri per facilitare i conteggi che seguono).
Tre sono i Fondi principali:
1) Fondo permanente: è un fondo di dotazione o garanzia, un deposito, i cui frutti vanno a sostegno dei Fondi operativi, non toccabile se non in casi eccezionali per garantire la sopravvivenza dell’organizzazione e le sue iniziative strategiche. L’impegno annuale di ogni club rotariano, compreso il nostro, è quello di trovare un donatore all’interno o all’esterno del club, che attraverso la donazione di 1.000 $ sarà annoverato come benefattore della Rotary Foundation. Questo fondo può contare pertanto annualmente su un budget di 30 milioni di $.
2) Fondo Polio Plus: questo fondo raccoglie le donazioni in favore del progetto di eradicazione della Polio, attualmente denominato Polio End Now. L’impegno da parte di tutti i club è quello di versare 2.000 $ all’anno, da cui deriva un budget annuale di circa 60 milioni di $.
3) Fondo programmi (conosciuto anche come fondo mondiale o fondo globale): è il fondo a sostegno delle iniziative umanitarie e didattico/culturali intraprese da club, distretti e Rotary International che viene alimentato dal programma EREY (Every Rotarian Every Year), in cui ogni rotariano si impegna a versare ogni anno 100 $. Questo fondo può pertanto contare su un budget di circa 120 milioni di $. Il nostro distretto ha circa 3000 soci per cui da luogo a versamenti di circa 300.000 $. Di questi il 50% (150.000 $) viene tenuto a disposizione del distretto come FODD (Fondi a Designazione Distrettuale) per sostenere progetti locali od internazionali dei club o del Distretto. L’altro 50 % viene utilizzato dal Fondo per sostenere progetti globali dei club (con una partecipazione di 1:2) o dei distretti (con una partecipazione di 1:1) o mondiali del Rotary International. I progetti globali sono condotti con la collaborazione fra club o distretti internazionali
Ebbene, il piano Visione Futura si inserisce nella gestione di quest’ultimo fondo che, come potete notare, è il più diversificato oltre che quello che raccoglie la maggior parte dei contributi dei club.
Queste sono le principali linee guida che hanno ispirato la elaborazione del piano:
a) completa informatizzazione delle procedure tali da permettere oltre ad una corretta gestione delle sovvenzioni anche archiviazioni, statistiche ed elaborati di diversa natura e funzione (la nostra esperienza telematica lo testimonia);
b) maggiore coinvolgimento dei distretti nella gestione dei fondi cui viene ampliata la disponibilità finanziaria, al fine di sostenere progetti con Sovvenzioni Distrettuali Semplificate (in sigla SDS). In passato i fondi gestibili direttamente dal distretto era il 20% dei FODD (30.000 $), ora è il 50% (cioè 75.000 $). Con tale iniziativa vengono favorite in particolare le iniziative dei club sul territorio. Infatti le SDS alimentano progetti anche di singoli club, quindi locali, pur privilegiando la cooperazione fra club, a beneficio di una maggiore visibilità territoriale dei club rotariani;
c) aumento dell’importo minimo del budget dei progetti globali del distretto a 30.000 $ e quello dei club a 45.000 $, quelli misti club+distretto a 35.000/40.000 $. In precedenza il budget minimo dei progetti globali (conosciuti come Matching Grants) era di importo di 1/3 rispetto agli attuali. Il beneficio è quello di dedicarsi a progetti ad impatto più importante e favorire la cooperazione fra più club per raggiungere le disponibilità finanziarie;
d) definizione di sei aree di intervento in cui un progetto deve rientrare ai fini dell’ottenimento di una sovvenzione:
- – pace e prevenzione / risoluzione dei conflitti
- – prevenzione e cure mediche per le malattie
- – acqua e servizi sanitari
- – maternità e salute dei bambini
- – alfabetizzazione e educazione di base
- – sviluppo economico e comunitario;
e) istituzione di progetti mondiali gestiti dal RI in cooperazione con partner strategici mondiali, cui possono partecipare club o distretti che dispongano di budget limitati.
f) adozione e dimostrazione della sussistenza del criterio di sostenibilità dei progetti dopo il loro completamento (troppi progetti del passato sono finiti nell’evanescenza);
g) formazione e qualificazione annuale dei club sulla corretta gestione dei progetti soggetti a sovvenzione, con presa di responsabilità della stessa attraverso la sottoscrizione di un memorandum d’intesa (MOU)
L’adozione di questo piano oltre ad alleggerire e rendere meno costosa e più efficiente la gestione centrale della RF, responsabilizza ed educa distretti e club alla buona prassi nell’intraprendere, condurre e monitorare le proprie iniziative.